venerdì 9 luglio 2010

Il Primo Consiglio Comunale: 10 giugno 2010


Intervento del Capogruppo di Minoranza

Permettete che, prima di esprimere le considerazioni sul risultato elettorale e sull’avvio di questo 14° mandato consiliare comunale, io porga un vivissimo e sentito ringraziamento a coloro che, numerosi, in occasione delle elezioni di domenica 23 maggio ci hanno dato il loro consenso. Lo faccio naturalmente a nome di tutta la nostra Lista e di tutti quelli che hanno profuso impegno, attenzione e passione al nostro obiettivo comune e lo rivolgo, in particolar modo, ai più giovani elettori ed ai più giovani candidati, i quali per la prima volta si sono affacciati e si sono proposti, con la loro candidatura, all’amministrazione del nostro comune. Agli uni e agli altri chiediamo di mantenere vivi questo impegno, questo interessamento e questa disponibilità a favore e nei confronti della comunità di Nus.
Grazie di cuore ragazze e ragazzi, Nus ha bisogno di voi! Abbiamo ascoltato, con attenzione, gli “Indirizzi generali di governo” esposti dal Sindaco e ci ritroviamo a ribadire un concetto che abbiamo avuto modo di esprimere negli incontri con la popolazione svolti nel periodo di campagna elettorale, dopo aver letto il vostro programma amministrativo: si tratta di una serie di impegni presi 10 anni orsono, ribaditi nel 2005 e ripetuti oggi! Dall’adeguamento del P.R.G.C. (entrato in vigore, si badi, nel 2009!) con l’individuazione di aree per le attività industriali ed artigianali - ma dove eravate al momento della redazione del Piano stesso! - alla promozione dei riordini fondiari nel settore dell’agricoltura, etc. etc. (vedi INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO).
Ritengo doveroso fare qualche confronto sui numeri: 894 a 802, 52,7% contro il 47,3% , 92 voti di differenza tra la nostra e la vostra lista, poco più del 5% delle schede votate validamente; una manciata di voti, certamente pochi, e la valutazione è alla portata di tutti, anche di quelli che hanno meno dimestichezza con i numeri: la nostra Comunità è praticamente spaccata in due, risultato che può apparire problematico per chi si accinge ad amministrarla. Un’ innegabile differenza tra le due liste, che credo vada sottolineata, è che i nostri elettori hanno scelto e premiato i candidati più giovani, mentre per voi è successo l’esatto contrario: verosimilmente le capacità di convincimento dei più attempati “marpioni” sono risultate maggiori rispetto a quelle di coloro che hanno minore dimestichezza con l’arte della persuasione: basta dare un’occhiata all’ordine determinato dalle preferenze per averne conferma certa e definitiva! Ma, entrando ulteriormente nel dettaglio dell’esame dei dati elettorali e risalendo anche a qualche anno più indietro, non è meno importante sottolineare che la vostra lista ha pagato 201 voti rispetto a 5 anni orsono, 104 voti li abbiamo avuti in più noi e 97 li avete avuti in meno voi. E non credete che 201 voti siano troppi per una maggioranza che ha operato “in maniera impeccabile”, come sostenete e come avete ripetutamente sottolineato in campagna elettorale con la testimonianza dei vostri irreprensibili padrini regionali calati a sostenervi? La perdita del 10% di voti rappresenta un eloquente giudizio volto a ridimensionare in maniera evidente l’ “impeccabilità” della vostra azione in questi 5 anni. E credo anche che si possa e si debba ricordare che nella passata elezione del 2005 ne avevate persi complessivamente circa 300, da 1.284 a 991! 500 voti persi in dieci anni, dal 2000 al 2010. E sì che questa volta siete anche ricorsi all’ «aiutino» di una forza politica che, guarda caso, di voi - probabilmente con ragione - dice “peste e corna”, ma che vi ha diligentemente consegnato i voti utili per la striminzita vittoria ed i cui rappresentanti avete adeguatamente ricompensato mandandoli a casa, “cornuti e mazziati” come si suole dire!
A quelli che non ci hanno votato, almeno ad alcuni di loro - speriamo pochi, ma temiamo possano essere un discreto numero - a quelli probabilmente titubanti fino al giorno prima e poi convinti da una bottiglia di vino o da qualche altro genere di prima necessità (una pratica che pareva particolarmente diffusa ad altre latitudini, ma che sta prendendo sempre più piede anche dalle nostre parti…), a coloro che hanno fatto la loro scelta sotto la spinta di qualche promessa, esprimiamo la nostra parziale comprensione: quando l’aspettativa si riferisce ad un posto di lavoro o alla soluzione di altri problemi esistenziali non c’è santo che tenga, suscita tentazioni che, seppure alimentate in maniera squallida, sono decisamente forti ed irrinunciabili.
Il problema riguarda la dignità e la coscienza delle persone che non
spetta a noi, qui, valutare. Speriamo almeno che tali promesse vengano mantenute, altrimenti non resta che fare appello alla memoria dei “tentati” affinché se ne ricordino in futuro, come numerosi hanno già iniziato a fare in questa occasione del 23 maggio. Ma tutto quanto ho sottolineato appartiene - speriamolo! - al passato e si riferisce, in particolare, ad alcuni personaggi che, probabilmente, neppure la parte buona di questa maggioranza è riuscita a scrollarsi di dosso e la cui rimozione noi speriamo rappresenti - ancor più del programma amministrativo - l’impegno di molti di voi per i prossimi anni. In questo senso avete ed avrete tutto il nostro sostegno ed il nostro appoggio. E mi rivolgo in particolare al Sindaco, a te Elida, alla quale mi sento di esprimere - senz’altro a titolo mio personale, ma anche riprendendo l’opinione di altri - tutta la partecipazione e la più totale solidarietà alle tue preoccupazioni che, nonostante la fatica e la tensione nel tentare di nasconderle, appaiono assolutamente evidenti e legittime. Nell’avviarmi a concludere il mio intervento voglio ancora dire che se è vero, come noi crediamo, che al Sindaco è affidato l’impegno più arduo e più difficile, è altrettanto doveroso richiamare l’attenzione generale sul fatto che siamo tutti chiamati a collaborare per il nostro paese. Ed allora potrebbe essere utile eliminare certi sorrisetti di soddisfazione dal viso di molti - il momento elettorale è cosa ben più importante del campionato di calcio o di altra gara agonistica in cui i fans scendono sugli spalti con gli slogan e con le bandiere - per sostituirlo con un’espressione quantomeno più seria, seria e preoccupata per il futuro di un paese che sembra andare alla deriva. Un dormitorio, dove le strutture pubbliche o sono assenti o non sono in grado di far fronte a necessità sempre più pressanti. Un paese in cui troppo spesso si sono operate scelte a tutto vantaggio di particolarismi, di interessi limitati o, addirittura, privati… Termino formulando quindi, anche a nome dei miei colleghi dell’opposizione, al Sindaco, al Vice Sindaco ed alla Giunta gli auguri più cordiali di buon lavoro - crediamo che, al di là delle considerazioni e delle convinzioni personali, coloro tra di voi che hanno a cuore il nostro Comune, ne abbiano veramente bisogno - ed auspichiamo il massimo impegno a favore della nostra Comunità i cui interessi non possono che rappresentare la priorità assoluta nell’azione di tutti noi, sia che si appartenga alla maggioranza che alla minoranza di questo Consiglio.
Trione Silvio

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