domenica 25 luglio 2010

Il Primo Consiglio Comunale: 10 giugno 2010


L'intervento di Marco, consigliere neo-eletto

Gentili Consiglieri, gentile Sindaco,
affacciandomi per la prima volta sulla scena amministrativa, a Lei in particolare mi rivolgo sia perché è il Sindaco, ma soprattutto in quanto lei possiede due peculiarità che fanno ben sperare per Nus: è una giovane ed è una donna; mi auspico che il suo mandato si caratterizzi per rinnovamento e sensibilità, oltre che per la buona amministrazione, cosa di cui gli abitanti di Nus sentono un profondo bisogno, e per una serie di altri elementi.
Innanzitutto, per una effettiva, trasparente e corretta comunicazione dell'azione amministrativa, affinché sia possibile per il maggior numero di persone la conoscenza delle vicende comunali. Chiediamo quindi un'informazione chiara, precisa e puntuale verso la cittadinanza ed il Gruppo di minoranza. Penso, ad esempio, anche alle possibilità che offrono le nuove tecnologie dei mezzi informatici, ma ci riserviamo di fare proposte concrete in un incontro che le chiederemo al più presto. L'idea di base è, comunque, che l'attività amministrativa debba essere chiara ed accessibile a tutti, diffusa il più possibile e con ogni mezzo, perché alla fine, mi creda, è interesse di tutti noi qui presenti avere una forte partecipazione ed un coinvolgimento generalizzato per la gestione della cosa pubblica, alla quale noi siamo solo momentaneamente chiamati a provvedere.
La libertà, diceva un artista italiano, “la libertà è partecipazione”, e noi aggiungiamo “la democrazia è partecipazione”; senza partecipazione essa può apparire incompleta, e dunque imperfetta e pericolosa, anche in un piccolo comune come il nostro.
È interesse di tutti, e dell'amministratore attento e sensibile quale Lei è, operare in tal senso, diffondere la cultura della partecipazione, prendendo quindi in seria considerazione le proposte che faremo.
È un suo preciso dovere, signora Sindaco, fare che ciò avvenga, e deve farlo anche nella consapevolezza che il suo ruolo pubblico, ovvero la sua figura di simbolo di un'Amministrazione e di una Comunità, assume anche un importante ruolo educativo nella nostra società, specialmente per i giovani. Lei è un esempio, ovviamente non mi permetto di riferirmi alla sfera personale, ma al ruolo da Lei ricoperto: i giovani cresceranno con il suo esempio della Pubblica Amministrazione. In un paese piccolo come il nostro, anche i bambini percepiscono, certo non a livello razionale ma intuitivo, se c'è un modo di amministrare corretto, che persegue gli obiettivi collettivi, oppure se solo per qualcuno (ascoltano a casa i dialoghi degli adulti, sentono parlarne i nonni, osservano...): così si formeranno e così cresceranno, come uno specchio rifletteranno domani la nostra immagine di oggi, in un rapporto consequenziale di causa ed effetto. Sono certo, comunque, che Lei sarà all'altezza di questo ultimo compito che, mi creda, accompagnato da una concezione alta e da una visione lungimirante della politica, è più importante ancora della quotidiana attività amministrativa poiché così si gettano le basi solide del futuro. Come vede, l'attività del Sindaco è ben più complessa che non decidere se fare un ponte qua piuttosto che là.
Informare ed educare, alla lunga conviene, è una sintesi vincente e coraggiosa.
Ascoltare è l'altra parola chiave, ascoltare e accogliere le idee è un segno di forza e di saggezza e tanto ci aspettiamo dalla sua figura istituzionale. Avete vinto la competizione per le elezioni dal punto di vista numerico, complimenti; ora, tuttavia, non abbiate paura e non sottraetevi al confronto con noi ed alla vera competizione delle idee con le idee.
Vorrei che il suo mandato si caratterizzasse, pertanto, anche per un riscatto verso un precedente modo di amministrare che ha suscitato nella gente di Nus più di una perplessità, e la sua onestà intellettuale non può non concordare con questa semplice quanto evidente analisi.
Vorrei che il suo mandato si caratterizzasse anche per l'instaurarsi finalmente di una coscienza civica piena e consapevole fra la gente e che ponga fine una buona volta, ad esempio, a queste storie che se una persona ha un diritto di qualsiasi tipo da far valere verso la P.A., (avere una risposta ad una pratica edilizia, un finanziamento pubblico, un sussidio, una prestazione di tipo assistenziale...) non sempre prevale il diritto - o perlomeno un dialogo fra pari -bensì il favore dell'amministratore di turno, una sua concessione, quasi fosse un sultano, come succede ancora oggi nelle parti più arretrate del nostro paese e , paradossalmente , a volte anche in una regione economicamente ricca come la nostra. Le chiediamo di collaborare con noi per effettuare uno scatto in avanti, un sorpasso decisivo del senso civico nei confronti dell'abbrutimento politico e sociale evidenziato, ad esempio, anche in occasione di squallide strumentalizzazioni su vicende che hanno martoriato il nostro paese 10 anni fa; e dalle quali nessuno, pare, si è apertamente dissociato.
Noi veniamo dal dialogo e siamo per il dialogo, e per quanto ci riguarda abbiamo intenzione di essere veramente collaborativi e propositivi; ma vigileremo attentamente sulla vostra azione affinché, come scritto nel nostro programma, sia perseguito il bene comune e non solo quello di certuni, accompagnato, a volte, anche da comportamenti, per usare un eufemismo, immaturi, offensivi ed inadeguati, se non addirittura da un modo di interpretare l'attività amministrativa che in alcune occasioni è apparso palesemente spregiudicato, che nulla ha a che fare con la nostra cultura di montanari, gente semplice ma schietta, magari rude, ma corretta e leale.
Solo tecnicamente (perché numericamente siamo di meno qua dentro) ci chiamiamo minoranza, un termine riduttivo, che sminuisce il nostro effettivo potere di rappresentanza della popolazione (col proporzionale saremmo 8 a 7) ma siamo perfettamente consapevoli di avere l'autorità di una “maggioranza”, e in tal modo opereremo per il bene del paese. Non siamo 4, ma 802, una maggioranza che, le assicuro, non sarà per nulla silenziosa e che, assieme a molti dei vostri elettori, non ha per nulla apprezzato il vostro metodo del copia - incolla programmatico.

Vi auguro buon lavoro di cuore: credo che avrete bisogno di tutte le vostre migliori risorse ed energie.

Marco Grange

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